“Fa’ una cosa ogni giorno che sei spaventato…” Piccola confessione sull’ADD

foto di Felice Boschi

Tante cose sono già state dette rispetto alla pratica dell’Art Du Deplacement. Non posso che sottoscrivere ognuna di loro, sul concetto del “never give up”, sul superare gli ostacoli così come nella vita e bla bla bla bla… Non so perché, davvero non lo so…perché, a dirla tutta, non credo di essere una persona migliore di prima. E non credo di essere più capace di prima di risolvere e affrontare i problemi nella vita (anzi). La verità prima (e unica?) è che amo muovermi, e facendolo continuo a divertirmi. Ora come sempre. Mi piace così tanto allenarmi e condividere il faticoso lavoro con umiltà, impegno, leggerezza e semplicità. Non è per niente facile, a volte è solo frustrante.

Continuando a praticare però coltivo una speranza, una speranza molto personale.

La speranza di imparare un metodo: per tollerare, accettare, aver fiducia e amare.

Con Umiltà, Impegno, Leggerezza e Semplicità. Iniziando con me. Continuando con gli altri.

Credo che sia solo tutta qui la mia esperienza con l’Art Du Deplacement (senza dimenticare il difficile obiettivo di riuscire a pronunciare Ar Du Deplas-mòn come si deve!).

Ecco, un’altra cosa, ogni tanto mi succede di riascoltare le parole del monologo finale dal film “The Big Kahuna”…quanto le sento vicine al mio modo di vivere l’ADD!

“Fa’ una cosa, ogni giorno che sei spaventato… canta. Non esser crudele col cuore degli altri. Non tollerare la gente che è crudele col tuo. […] Non perder tempo con l’invidia. A volte sei in testa. A volte resti indietro. La corsa è lunga e alla fine è solo con te stesso. […] Rilassati. Non sentirti in colpa se non sai cosa vuoi fare della tua vita. Le persone più interessanti che conosco, a ventidue anni non sapevano che fare della loro vita. I quarantenni più interessanti che conosco ancora non lo sanno. Prendi molto calcio. Sii gentile con le tue ginocchia, quando saranno partite ti mancheranno. Forse ti sposerai o forse no. Forse avrai figli o forse no. Forse divorzierai a quarant’anni. Forse ballerai con lei al settantacinquesimo anniversario di matrimonio. Comunque vada, non congratularti troppo con te stesso, ma non rimproverarti neanche. Le tue scelte sono scommesse. Come quelle di chiunque altro. Goditi il tuo corpo. Usalo in tutti i modi che puoi. Senza paura e senza temere quel che pensa la gente. E’ il più grande strumento che potrai mai avere. Balla.”

Diana Bruno